8.2.07

referendum sull'aborto

Domenica 11 febbraio, il popolo portoghese è invitato alle urne a pronunciarsi sulla depenalizzazione dell'aborto. Il Portogallo è uno dei 3 paesi in Europa (assieme a Irlanda e Malta) dove l'aborto è punito con la galera. Ci si augura che il sì vinca affinchè questo paese possa entrare nella schiera dei cosidetti paesi civili. Questo referendum era già stato proposto nel 98, ma, in quell'occasione non passò per astensionismo superiore al 50%. Anche questa volta il rischio è grosso.
Cartelloni enormi a favore di una o dell'altra posizione hanno invaso la città. A favore del sì, i partiti di sinistra, la maggior parte delle associazioni femminili, con motivazioni che vanno dalla fine della pratica dell'aborto clandestino o oltrefrontiera, al riconoscimento della dignità della donna.


Il no è sostenuto da democristiani, fascistoni postsalazariani e dalla potentissima chiesa, che è scesa in campo in forze, con tutti i suoi bei personaggini legati all' immaginario religioso/popolare. Molto indicativo, in questo senso, è l'esilarantissimo volantino, arrivato nelle case di tutti i portoghesi, spedito da una sedicente "acção famìlia (alle cui spalle ci dev'essere la Fatima S.P.A.) che recita: "Nell'anno che si commemora il 90° anniversario delle apparizioni di Fatima, Nostra Signora piange... e piange per le migliaia di creature che possono morire ancor prima di dare il loro primo gemito"






Prosegue con varie amenità e invita quindi tutti a pregare per la salvezza del Portogallo. Il tutto termina con una bella richiesta di denaro (xkè, come si sa, non si può vivere di sola preghiera).

Portogallo, confidiamo in te, non ci deludere

Um comentário:

casoleil disse...

VOTAM SIM VOTAM SIM VOTAM SIM VOTAM SIM VOTAM SIM VOTAM SIM VOTAM SIM VOTAM SIM VOTAM SIM !!!!