13.5.07

Aqueduto das Àguas livres


Ieri era possibile visitare l'acquedotto di águas livres, una delle icone + note di Lisbona, occasionalmente aperto x festeggiare i 260 anni dalla sua costruzione. Lungo 19 km (55 contando le diramazioni), fu costruito per portare acqua in una Lisbona all'epoca all'asciutto (l'unica zona con una cisterna di acqua era l'Alfama). Il tratto sopra la valle dell'Alcantara (fiume ora inesistente, le cui acque,suppongo, sono state incanalate in questo acquedotto) di circa 1 km è composto da 35 archi (14 ad ogiva ed il resto a volta) dei quali il + alto raggiunge i 65 metri di altezza. Ora di sotto ci passano superstrade e linee ferroviarie e sono stati costruiti vari quartieri.
Fino al 1853 il passaggio sopra gli archi era aperto al pubblico. Era infatti l'accesso + diretto utilizzato per le gite in campagna. Fu chiuso in seguito ad una serie di omicidi (all'inizio si riteneva fossero dei suicidi) perpetrati da Diogo Alves il quale, dopo essersi impossessato di una chiave del ponte, stava lì nascosto in attesa di passanti, li rapinava e li buttava giù. Fu l'ultimo decapitato della storia portoghese, e la sua testa, tutt'ora conservata sotto formalina, fu studiata da un equipe di medici e chirurghi, che cercarono, senza successo, di applicare le teorie lombrosiane a quel caso.
L'evento ha ovviamente richiamato un sacco di persone, che i corridoi angusti a lato della condotta hanno faticato a sopportare. All'ingresso si è ricevuti da un paio di attori con costumi d'epoca che dovrebbero fare da guide x la visita. Evitiamo di far parte della massa e ci avventuriamo sul lato nord del viadotto. un po' prima di metà c'è un passaggio attraverso la condotta che ti permette di affacciarti o di percorrere il lato sud, ma Carine ha paura di affrontarlo e così continuiamo sulllo stesso lato. Arriviamo fino in fondo pensando ci sia la possibilità di cambiare lato, o di uscire nel quartiere sottostante, ma niente.
Ritorniamo indietro pensando di poter prendere lo stretto passaggio che permette di passare all'altro lato,ma questi è preso d'assalto dai componenti della visita guidata che nel frattempo erano partiti ed avevano intasato quel punto.


Decidiamo quindi di andarcene verso un'altra meta, cioè il punto terminale del percorso dell'acquedotto, ovvero il Reservatório da Patriarcal, che si trova nel sottosuolo di Praça Principe Real.

Il luogo è piccolo ed umido, e ci lascia un po' delusi. Speriamo, come dice il depliant che ci hanno dato, di poter raggiungere, attraverso un cunicolo sotterraneo, un locale dalle parti di Praça da Alegria, trasformato in un wine bar, ma questo è possibile solo previo marcatura di una visita guidata. Sarà per un'altra volta.

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