14.5.07

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Continuo qui, con estremo ritardo, il resoconto delle vacanze pasquali, cominciato col post sull'ultimo viaggio della multipla. In realtà non c'è molto da dire ed i ricordi cominciano a farsi vaghi. É stata una settimana principalmente all'insegna della gastronomia: pranzi, aperitivi e cene in compagnia degli amici che hanno interrotto la monotonia della nostra alimentazione portoghese. Il giorno di pasqua dove mia madre si è sbizzarrita con un pranzo da 10 portate (qualcuna in + dei pasti normali).
Il lunedì sui colli con gli amici a mangiare crescentine e tigelle, uno dei miei alimenti preferiti. Grazie ad Alessia per essere venuta da Roma x vederci.
Il giorno seguente è stato bello rivedere Mario e Marco (ora gelataio superrampante, che faceva sfoggio della sua nuova moto bmw) in un pranzo da Fantoni.


Simpatica pure la gita al paesello col piacere di riscoprire i suoi colori e la sua atmosfera ed anche di vedere che comincia ad esserci un po' di resistenza al leghismo imperante.


Unico momento dedicato alla cultura la fantastica mostra di Magnus (il + grande disegnatore di fumetti di tutti i tempi nonchè mio vicino di casa quando ero bambino) alla pinacoteca, unico evento che rimaneva del festival del fumetto che si era svolto il mese precedente, e che dovrebbe aver chiuso in questi giorni (chi non c'è andato se ne deve pentire).
Ha fatto piacere vedere Helen ed il suo piccolo anglosassonitaliano Felix, oramai gigantesco.
Indescrivibile la gioia di poter mangiare una pizza decente dopo tanto tempo per ben 2 volte (la prossima per me sarà per lo meno a settembre), nonostante si avvertisse già la malinconia per la partenza molto prossima. Un ringraziamento particolare a Roberto e Sonia che sono venuti dalla lontana Senigallia appositamente per vedermi, anche se solo per un paio d'ore.



Il sabato, ultimo giorno, il rito dello shopping in piazzola, un gelato da Stefino ed infine la serata è passata invece che al solito aperitivo, al vicolo Bolognetti per l'interessante manifestazione gustonudo, ove produttori di vino indipendenti facevano assaggiare i loro prodotti al pubblico, contemporaneamente c'era qualcuno a suonare sul palco. Un augurio particolare ai futuri sposi Cristiana e Fabrizio, che abbiamo incontrato in quell'occasione.


Non avevamo + forza (troppo vino e troppe probabili lacrime) per continuare la serata, ci siamo quindi infilati a letto presto, dato che avevamo un lungo viaggio da fare da lì a poche ore: fino a Milano in treno, poi autobus x Malpensa e aereo x Lisbona.
Oramai l'ho sperimantato, ripartire da Bologna mi rende sempre molto triste e fragile, ed ogni volta mi dico che forse non è più il caso di tornarci, in quanto la sensazione di vedere che il posto dove hai sempre vissuto va avanti anche senza di te è dolorosa; non ci si sente + a proprio agio e si diventa estranei. Credo che anche Carine la pensi così. Ma poi riconosco che ciò non è possibile, sono troppo legato a quella città e ci tengo pure famiglia. Dura è la vita di noi esuli.

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